Riassunto di quanto accadde nel messidoro 1258

Nei primi giorni del mese di messidoro, Sua Maestà Cornelio dei Gastaldi aveva inviato dispacci a ogni principato delle Terre Spezzate per chiedere ausilio e supporto.
Erano infatti molti mesi che il colpevole silenzio del Cavaliere di Frecciarossa copriva la gravissima situazione in cui versavano i boschi del Gran Querceto. La selva era infestata da scheletri e spettri che imperversano ovunque, forse financo nella solitaria Isola delle Nebbie. Le richieste d'aiuto giunte dalle campagne a sud di Litoranea avevano dunque spinto il Barone Aloisi a mandare tutti i suoi guardiacaccia per dare manforte agli uomini di Querciantica e ad appellarsi alla benevolenza del Re e dei Principi tutti. In molti accorsero dunque al disperato appello, capeggiati dal Magnifico Principe di Valleterna, sempre sollecito nel combattere l’eresia e l’abominio. Sin dal 1256, quando la terribile Profezia degli Elfi si era abbattuta sulle Terre Spezzate, gli scheletri degli antichi uomini del mare risorgevano dalle profondità della terra per consumare una tetra quanto cieca vendetta. Nonostante le numerose battaglie vinte negli anni precedenti dagli armati di ogni principato, nelle zone più isolate del regno, specie nei luoghi di antiche battaglie, empie creature continuavano ad aggirarsi indisturbate e terrorizzare la popolazione. Occorse non solo il coraggio e la forza delle armi e della fede, ma anche l’astuzia per sconfiggere il possente Signore degli Spettri che infestava la regione, protetto da un antico artefatto elfico in grado di rigenerare le sue energie e renderlo dunque imbattibile. Il calare del sole salutò la sconfitta dell’abominio, ma molti furono i valorosi che non fecero ritorno alle proprie case quel giorno.

Intanto Neenuvar, privata della sua guida, si trovava a fronteggiare tremende prove. In quei giorni era giunta notizia che numerose imbarcazioni coronensi erano ormeggiate nell'Isola dello Sperone e che nuovi dazi sulle pregiate stoffe di Andulenen erano stati imposti con la forza dalle navi della Corona. Rimaneva inoltre impunito l'orrendo assassinio del Sire degli Elfi di Neenuvar, Yavàldaron, e anzi nel Gran Querceto si aggiungeva un’altra fosca novella: Ilye Lotenen, ambasciatrice di Neenuvar e primo consigliere del Sire Yavàldaron risultava scomparsa ormai da alcuni mesi. L’ombra del sospetto si allungava su ogni principato delle Terre Spezzate.

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